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22 ottobre 2007

libri vs videogames

Riporto qui un brano tratto da "Tutto quello che fa male ti fa bene" libro di Steven Johnson, che potete comprare qui
il lettore si siede e il libro gli detta una storia... Il rischio è che i libri instillino una passività generalizzata nei nostri bambini, facendo credere loro che sono privi di risorse per modificare le situazioni in cui si trovano. La lettura non è un processo attivo o partecipatorio. È un processo subordinante
Singolare se pensate che quelle righe che avete letto si trovano dentro un libro!
Leggete la recensione scritta da Bittanti su videoludica (tanto tempo fa, ma io l'ho trovata solo adesso) per avere un quadro leggermente più ampio.
Leggendo quel brano sembra che l'autore tratti i libri come una sorta di apocalisse per le giovani menti, spero che non sia così nel resto del libro, che non ho letto.
Io non sono (comunque) d'accordo con quella visione. Si tratta di un mezzo per raccontare, per analogia con il ragionamento esposto in quelle poche righe allora potremmo asserire che anche nel dialogo l'ascoltatore dovrebbe interrompere per proporre le sue linee alternative di discussione ...

Piuttosto si tratta di mezzi di comunicazione diversi, con potenzialità diverse e da usare in modi diversi. Con mad4murder spero di ottenere un "nuovo" mezzo, che offra la possibilità di una comunicazione che abbia come base di partenza il libro, il racconto (nel senso classico) addizionato di interattività (tipica del videogame).
Trovo ingiusto contrapporre i due mezzi (libro vs videogame), possono coesistere senza problemi e forse possono anche condividere lo stesso spazio: magari in mad4murder.

PS di videoludica e dei contenuti che veicola ne parlerò altre volte, che ho trovato diversi spunti moooolto interessanti!

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