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18 aprile 2008

Omicidio alle Poste Italiane

Un furto! Oggi sono stato derubato. Ed hanno anche compiuto il crimine perfetto.
Per prima cosa mi fanno recapitare a casa un verbale della Polizia Municipale, l'impiegato delle poste consegna il plico a mia moglie, ma la consegna vera e propria può effettuarla solo a me di persona. Dice che sarebbe tornato il giorno dopo.
Io aspetto più che posso, ma devo andare a lavorare, così lui (l'impiegato) lascia un avviso di giacenza in cui annota che devo ritirare l'inesitata direttamente all'ufficio postale e non sono ammesse deleghe. Si è già delineato il piano diabolico che porterà al crimine perfetto.

Munito di avviso di giacenza, di documento personale e presentandomi io stesso all'ufficio postale sono certo di potere sventare il piano.
Sono le 8:45, mi presento sorridente all'ufficio postale dove però trovo uno spietato cartello giallo che intima agli utenti e agli impiegati stessi l'apertura dello sportello inesitati alle 10:30. A nulla vale la cortesia che chiedo all'impiegato. Lui sta lavorando e non può perdere tempo con me. Ma lui sa che anche io dovrei andare a lavorare?

Ecco. Le Poste Italiane hanno compiuto il crimine perfetto. Lo fanno ogni giorno, in tutti gli uffici postali e davanti agli occhi di tutti. Ammazzano mezze mattinate di lavoro, una dopo l'altra, imponendo, per il bene superiore del funzionamento dell'ufficio postale, una regoletta che fa perdere tempo agli italiani ... all'Italia.
Ed io non ho potuto fare altro che ritornare mestamente a casa a scrivere un articoletto sul mio blog.

2 commenti:

  1. Non tutti gli impiegati sono così

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  2. Ne sono convinto ... ma il "crimine" è stato compiuto

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