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30 ottobre 2009

Lucca Comics & Games 2009

Proprio in questi giorni si sta svolgendo Lucca Comics & Games.
Come troppo spesso accade non potrò essere li di presenza, come se non bastasse la mia connessione intenet di casa non sta funzionando, quindi sono proprio tagliato fuori.
Pensa che Gioconomicon, come l'anno scorso, ha organizzato lo streaming on line della sala incontri della fiera (programma?). Mi sarei accontentato, ma non avrò nemmeno quello.
Quindi partecipo anche io alla fiera quest'anno: come? con le intenzioni. Metto su' il mio stand virtuale qui su questo blog e offro a voi la possibilità di buttare un occhio sulla più bella fiera dedicata ai fumetti e ai giochi da tavolo.
Guardala tu, poi mi racconterai!

[canale rimosso]

Non pensare che mi arrendo così: dopo mi andrò a cercare i podcast, sempre su gioconomicon!

23 ottobre 2009

Mercoludì 21/10/2009

Serata interessante il Mercoludì di ieri! A parte le tre gradite nuove entrate, Elisa, Eleonora e Salvo, che completavano un parterre prestigioso formato da Massimiliano, Rita, Alberto e me, è stata una giocata all'insegna delle comunicazioni e delle tratte ferroviarie.

Nonostante il senso di smarrimento e di sete dovuti all'assenza di più della metà dell'arredamento dello studio, ma soprattutto del frigorifero con annessi beveraggi, il ghiaccio è stato rotto con un bel giro a Citadels, con la partecipazione di tutti. Dopo una rapida spiegazione di Alberto a Salvo del gioco (per la gioia di Rita :-P), la partita è stata molto combattuta e abbastanza equilibrata fino all'ultimo. Una volta tanto il bersaglio prediletto del ladro non sono stato io! ^^ Durante lo svolgimento i papabili per la vittoria finale in lotta eravamo per lo più Alberto, Max e io. Alla fine l'ho spuntata, un po' di misura ma l'ho spuntata :-D

Dopo ci siamo divisi per una serata all'insegna delle comunicazioni ferroviarie e postali, con me, Elisa, Eleonora e Max alle prese con Thurn and Taxis da un lato, e Alberto, Rita, Salvo che si affrontavano nell'edizione Europa di Ticket to Ride. Dopo un'efficace, rapida ed esauriente spiegazione di Thurn and Taxis da parte di Eleonora, abbiamo aperto le danze tra cocchieri e diligenze. Eleonora ha sostanzialmente dominato un po' per tutta la partita, ed alla fine ha anche vinto, grazie ad un'attenta gestione delle tratte e alla scelta dei piazzamenti delle sue casette-caposaldo. Elisa ha chiuso il gioco piazzandosi seconda, mentre Max e io (ma soprattutto io, che ho chiuso in maniera ignominiosa con
soli 7 punti -.-') cercavamo ancora di capire il gioco e di ottimizzare le strategie. Mi ha fregato il fatto che le casette non piazzate tolgono punti... terrò presente per la prossima volta!

Il gioco personalmente mi ha preso molto, sia come grafica, che come ambientazione che come giocabilità. E' articolato e complesso al punto giusto, anche se forse un po' influenzato dal fattore fortuna nell'estrazione delle località. In ogni caso lo rigiocherei molto volentieri, spero presto!
Mi è rimasta un po' la voglia di provare Ticket to Ride, ma da quel che ho capito ha dinamiche di gioco simili, quindi diciamo che non è in cima alla lista dei miei "desiderata" :-D

Vi attendiamo numerosi per il prossimo incontro!

20 ottobre 2009

5 regole per scrivere un regolamento

Ho trovato queste 5 regole sul blog di Brett J. Gilbert, mi sono piaciute e me le voglio appuntare qui: Le cinque 'C' per scrivere un buon regolamento

1 - Chiaro
Naturalmente è sempre importante scrivere di un gioco con chiarezza, ma per un autore di giochi è imperativo!

2 - Consistente
La consistenza ad alcuni potrebbe sembrare inutile pedanteria (ed effettivamente è vero che per avere un regolamento consistente si deve essere un po' pedanti), ma avere un regolamento inconsistente introduce la possibilità di confusione e di errori per i giocatori: chiamare lo stesso oggetto in due modi diversi genera ambiguità e domande nei giocatori. "Il nome diverso implica differenze semantiche? altrimenti perché avrebbero usato nomi diversi?"
Una parte del lavoro dell'autore di giochi consiste nel trovare un nome alle cose (attività che condivide con gli informatici) e questa è un'attività creativa e appagante. Quindi scegliete attentamente i termini da usare

3 - Conciso
Se userete più parole di quelle che sono effettivamente necessarie, probabilmente introdurrete ripetizioni, ed errori. Sicuramente state aggiungendo qualcosa di inutile, per definizione.
Non mi dilungherei oltre.

4 - Completo
Sicuramente il regolamento dovrebbe contenere tutte le regole del gioco.
Solo che raggiungere la completezza è un compito arduo se non impossibile. Ogni frase, anche nel regolamento più semplice, può generare casi limite per cui sarebbe necessario, per completezza, approfondire, specificare, ... cavillare.
Il compito dell'autore è quello di trovare il giusto compromesso tra "cavillare" e non dire. L'autore dovrebbe essere in grado di riconoscere quando una specifica può essere tralasciata perché i giocatori la interpreteranno correttamente, praticamente è come fare uno 0+numerone a WinForLife!

5 - Coerente
La coerenza è la 'C' più importante perché se il regolamento è coerente, sicuramente è anche completo, conciso, consistente e chiaro! Se il regolamento è coerente allora può essere considerato come un unico pezzo atomico.

e 6 - serve anche l'Eleganza!
Un regolamento elegante sfila sotto gli occhi dei giocatori e crea lo spazio ideale per comunicare come si gioca.

La strada per inventare un buon gioco passa dal suo regolamento, ... ne ho di strada da fare!

(thanks Gil!!)

12 ottobre 2009

Giocate dal vivo: salvate i vaffanculo

In chat con un mio caro amico.

Giuseppe
: ma ti sei intrippatissimo con 'sta cosa (giochi da tavolo n.d.r.) mi ricorda il MUD all'uni
me: noooo, io sono sempre monotematico ed esaltato: lo sono stato per il MUD, per il bonsai, per l'acquario, per Call of duty per Enemy territory e non mi ricordo più le altre cose ... ora ci sono i giochi da tavolo. Però questa mi sta durando anche se cambia e si modifica nel tempo
Giuseppe: senti ma Battlefield 2?
me: purtroppo non è mai entrato nelle mie "passioni" non mi ci sono trovato
Giuseppe: capisco
me: voi ancora vi "vedete"?
Giuseppe: si sempre o quasi
me: io, quando mi sono accorto che passavo troppo tempo a sparacchiare, ho smesso. Mi stava assorbendo troppo e "assorbendo" è un termine letterale visto che tendo a monotematizzarmi, quindi ero letteralmente svuotato di ogni altra idea e pensiero ... una malattia!
Giuseppe: come per i giochi da tavolo allora :P
me: però ammettiamolo: una cosa è passare del tempo con una decina di amici dal vivo, un'altra è avere degli amici dietro lo schermo ... o no?
Giuseppe: si, questo è vero è la cosa che ci diciamo ogni volta che giochiamo che sarebbe bello farcene una dal vivo come una volta
me: infatti, alla fine anche se ci sono Peppe e Domenico a parlare in cuffia stiamo sempre davanti al monitor e l'interazione è sempre mediata, dal vivo invece anche se ogni tanto alzi la testa dal monitor e mandi un vaffanculo a qualcuno, il più delle volte non ti sta cagando perché è impegnato in una azione quindi il vaffanculo si perde nell'aria ... è peccato!!
Aderisci anche tu alla campagna: "giocate dal vivo: salvate i vaffanculo!"

Tutti i mercoledì si gioca dal vivo e possiamo scambiarci qualche amichevole vaffanculo. Non perdere l'occasione.

04 ottobre 2009

Napolitano ha firmato

Napolitano ha firmato la legge sullo scudo fiscale.
Ha detto: "Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il Parlamento vota un'altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente".

Il bravo Napolitano ha firmato l'inevitabile, ignorando che il suo gesto sarebbe stato importante anche se soltanto simbolico. Sarebbe stato un richiamo ufficiale, vero e forte. Altro che i discorsetti in cui ha invocato "serietà" e "impegno comune" pronunciati diverse volte senza alcun esito.

Ma il bravo Napolitano che deve fare? può lui mettersi a fare quello che l'opposizione stessa non fa? Quando in parlamento se ne fregano assentandosi nelle votazioni importanti deve rimanere a Napolitano l'onere di fare qualche cosa?
Il bravo Napolitano avrà pensato: "Se ne fregano loro, me ne frego pure io".

E quindi sapete io che faccio?
Faccio come Napolitano: me ne frego!!