Nella vita capita di fare delle pazzie.
Una serenata in piena notte alla bella amata? Chilometri di macchina per aiutare un amico? Si, ma non solo: anche pagare un gioco da tavolo usato, più di quanto non costasse nuovo.
Ciao a tutti, sono Danilo, e quando non mi trovo al tavolo da gioco sono probabilmente davanti al mio computer; è qui che, in un momento di noia, decido di guardare la nuova puntata di “TableTop”, show che parla della nostra passione. La puntata trattava un gioco che, al tempo, sconoscevo: Betrayal at House on the Hill.
Fu guardando quella puntata che decisi di dover avere questo gioco. Mi colpì per un motivo: non c’è una partita uguale all'altra. Strano per un gioco a scenari, no?
Immaginate di essere in un B-movie, col vostro gruppetto di amici vi avventurate in una casa ed esplorandola trovate un oggetto che vi fa scoprire che qualcosa di terribile è accaduto o sta accadendo. Qui entra in gioco lo scenario; ce ne sono 50 (cinquanta, si), ed esso viene scelto in base all'oggetto di cui sopra e alla stanza in cui viene trovato. Ad esempio: è stato trovato l’anello nella sala da pranzo? Dovrete vedervela con la sposa fantasma, che ha le sue buone ragioni per volere indietro il suo anello; se a questo aggiungiamo che, a quel punto, il ruolo del cattivo verrà giocato da una persona tra i “buoni”, scelta sul momento in base alle specifiche dello scenario; capite bene che non lo giocherete mai due volte nello stesso modo.
È un gioco di ruolo in miniatura, dove tutti i personaggi hanno i loro tratti e la loro storia; fa di tutto per immergerti e per farti divertire tra lupi, vampiri e fantasmi.
Vi chiederete quindi, perché lo presi usato e ad un prezzo maggiorato. Semplicemente perché l'editore ha deciso di non continuarne la ristampa. Un gioco così bello, così coinvolgente e, se vogliamo, anche introduttivo al mondo dei giochi a scenari, che adesso potrete giocare solo con i pochi fortunati che lo possiedono e custodiscono gelosamente. Non mi spiegherò mai le ragioni di questa scelta.
Per approfondire, lo stesso Danilo ci indica il link al video che lo ha ispirato, in due parti:
Ovviamente gioco non attualmente disponibile su DungeonDice ... nel frattempo ci interroghiamo sui motivi che non lo riportano in stampa.
Ma continuiamo la chiacchierata con Danilo con alcune domande dirette:
Primo gioco da tavolo a cui hai giocato?
Tra i "classici", Risiko. Chi non ci ha fatto almeno una, infinita, partita?
Tra i "moderni", Ticket To Ride. La cosa divertente è che l'ho giocato prima in formato digitale e solo in un secondo momento mi è stata regalata la scatola, mi si è aperto un mondo.
Cosa ti piace di più dei giochi da tavolo?
Quando il gioco lo fanno le persone attorno al tavolo, più che il gioco stesso. Questo è il motivo per cui non adoro quei giochi che possono essere definiti "un solitario in compagnia" mentre gioco spesso i giochi ad alta interazione.
La socialità è una componente fondamentale del gioco da tavolo, ed è uno dei motivi per cui si tende a giocare con gli amici piuttosto che con gli sconosciuti (a differenza del gioco digitale, online).
Con chi giochi più spesso?
Ovviamente con i ragazzi del Mercoludì. Da un anno e mezzo sono la mia famiglia.
Il Mercoledì è la giornata ufficiale dell'evasione dallo stress attorno ad un tavolo da gioco.
Come sarebbe fatto il gioco definitivo?
Bella domanda: alta interazione, strategia, ma con turni rapidi e senza tempi morti. Però mi piacciono anche i cooperativi (tra cui spicca, ovviamente, Betrayal at House on the Hill), quindi credo che non vedrò mai "il gioco definitivo".
fatti una domanda e datti una risposta ...:
D: Sei un gran consumatore di giochi digitali e non, e spesso ti ritrovi in mezzo a discussioni del tipo 'è meglio l'una o l'altra esperienza', cosa ne pensi?
R: Penso che sono due esperienze diverse, non comparabili, che non ha senso che l'una denigri l'altra e che non c'è un meglio o un peggio. Ci sono solo momenti in cui l'una è più adatta dell'altra e viceversa.
Il gioco è importante, non è importante come si sceglie di viverlo, basta divertirsi.
Con questo salutiamo Danilo, chi volesse contattarlo può farlo tramite i commenti a questo post
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