Il tema è davvero disgustoso e può causare un certo imbarazzo, ti confesso che anche io che ho il pelo sullo stomaco ho avuto qualche difficoltà ad accettare che esistesse un gioco sul tema del terrorismo. Ma poi ci ho ragionato su ... ok, forse ho sbagliato a ragionarci su, ma ormai l'ho fatto.
Possiamo giocare a Risiko! che simula la guerra oppure possiamo giocare a Mafia che rielabora le meccaniche di omicidio/eliminazione della mafia oppure possiamo giocare a Crack che scherza sui crack finanziari senza per questo sentirci in guerra, mafioso o furbetto del quartierino.
La questione è la distanza che riusciamo a prendere dai fatti veri che hanno ispirato quei giochi.
Ecco, questo è stato il mio ragionamento, quindi anche Suicide bomber può aspirare legittimamente ad un posto nella mia e nella tua ludoteca.
Forse perché siamo segnati dalla caduta delle torri gemelle (io lo sono), forse perché i telegiornali ci ripropongono spesso queste tristi vicende non riesco mai a sentirmi abbastanza distante. Magari tra qualche tempo ... fino a quel momento non credo che mi verrà voglia di giocare a Suicide Bomber (edito nel 2003 da Bucephalus Games).
Non troverai tracce sul sito della Buchephalus Games, ma solo sul database di bgg e nello shop di Amazon dove è possibile acquistarlo a soli 3 dollari! Una vera occasione (?).
Oh beh, per quanto un dato evento possa o meno essere traumatico penso che lo si debba stigmatizzre per superarlo, e cosa meglio di un innocuo gioco può fungere al fine?
RispondiEliminaChe poi hai scritto qualcosa che condivido profondamente "La questione è la distanza che riusciamo a prendere dai fatti veri che hanno ispirato quei giochi."
Sacrosanto.
Ciao!
Ciao Emix, forse è vero che in quel modo è possibile stigmatizzarlo ... però!!
RispondiEliminaCiao ^_^