Giusto per fare una panoramica quanto più ampia possibile, tratteremo delle licenze strettamente legate all'aspetto software di un prodotto, per cui sicuramente non fanno al caso nostro, ma sono convinto che un pò di cultura atta a completare un quadro generale, tanto male non faccia.
Le licenze BSD sono una famiglia di licenze permissive per software. Molte sono considerate libere ed open source. Il loro nome deriva dal fatto che la licenza BSD originale (detta anche licenza BSD con 4 clausole) fu usata originariamente per distribuire il sistema operativo Unix Berkeley Software Distribution (BSD), una revisione libera di UNIX sviluppata presso l'Università di Berkeley.
Il testo della licenza è considerato di pubblico dominio e può quindi essere modificato senza restrizioni. Questa è la licenza BSD senza la clausola pubblicitaria, detta anche licenza BSD con 3 clausole o licenza BSD modificata. Questa licenza è stata approvata dall'OSI.
Di seguito il disclaimer da inserire all'interno dei sorgenti di un progetto da distribuire attraverso questa licenza:
* All rights reserved.** Redistribution and use in source and binary forms, with or without* modification, are permitted provided that the following conditions are met:* * Redistributions of source code must retain the above copyright* notice, this list of conditions and the following disclaimer.* * Redistributions in binary form must reproduce the above copyright* notice, this list of conditions and the following disclaimer in the* documentation and/or other materials provided with the distribution.* * Neither the name of the nor the* names of its contributors may be used to endorse or promote products* derived from this software without specific prior written permission.** THIS SOFTWARE IS PROVIDED BY ``AS IS'' AND ANY* EXPRESS OR IMPLIED WARRANTIES, INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, THE IMPLIED* WARRANTIES OF MERCHANTABILITY AND FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE ARE* DISCLAIMED. IN NO EVENT SHALL BE LIABLE FOR ANY* DIRECT, INDIRECT, INCIDENTAL, SPECIAL, EXEMPLARY, OR CONSEQUENTIAL DAMAGES* (INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, PROCUREMENT OF SUBSTITUTE GOODS OR SERVICES;* LOSS OF USE, DATA, OR PROFITS; OR BUSINESS INTERRUPTION) HOWEVER CAUSED AND* ON ANY THEORY OF LIABILITY, WHETHER IN CONTRACT, STRICT LIABILITY, OR TORT* (INCLUDING NEGLIGENCE OR OTHERWISE) ARISING IN ANY WAY OUT OF THE USE OF THIS* SOFTWARE, EVEN IF ADVISED OF THE POSSIBILITY OF SUCH DAMAGE.
Garanzie
La licenze BSD garantiscono le quattro libertà del software e sono quindi qualificate come licenze per il software libero. Tuttavia risultando più aperte e libere di altre, ad esempio della licenza GNU General Public License (GNU GPL), non hanno fra i propri obiettivi quello di proteggere la libertà del software cui sono applicate ma semplicemente di rendere per tutti il software completamente libero, accessibile e modificabile. Chi infatti modifichi un programma protetto da licenze BSD, può ridistribuirlo usando la stessa o altra qualunque licenza e senza avere l'obbligo di redistribuire le modifiche apportate al codice sorgente. Per questo molti esponenti del movimento GNU, a cominciare da Richard Stallman suo fondatore, consigliano di non utilizzarle per poter meglio tutelare i proprietari con una licenza aperta ma più restrittiva come quella di Free Software Foundation.
Idea di fondo
La licenze BSD riflettono l'idea più ampia possibile del dono liberale: chiunque può fare ciò che meglio crede del programma rilasciato ed acquisito con l'unico dovere di citare l'autore (l'università di Berkeley); questo significa anche che chiunque può sviluppare in forma chiusa con una licenza proprietaria un programma BSD modificato, magari anche impedendo ai propri acquirenti di modificarlo e ridistribuirlo a loro volta.
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