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30 giugno 2008

Il Bullismo da "dentro"

Si è concluso il 25 giugno scorso il Convegno BULLISMO: S.O.S. STRATEGIE PREVENTIVE ED INTERVENTO SUL TERRITORIO.
Il mio contributo ha dato un assetto “morfologico” al fenomeno del Bullismo, di cui molto si parla, ma che spesso non è ancora noto, specialmente per gli effetti che ha sulla “vittima”.
Il fenomeno vede oggi nascere la figura di quello che il Prof. Vincenzo Maria Mastronardi definisce il Cyber-bullo: in Italia è percepito dal 35% degli adolescenti e che inizia nelle fasce di popolazione più giovane, in bambini dai sette ai dieci anni.
A livello Europeo il “primato” è del Regno Unito per la forte presenza di baby gang: la percezione del fenomeno del bullismo tra i giovani qui arriva al 48%, mentre l'Olanda è il Paese meno colpito (16%). I dati emergono da un'indagine condotta sugli adolescenti dei 27 Paesi europei e li ha illustrati la Dottoressa Roberta Angelilli, coordinatrice delle Politiche per l'infanzia del Parlamento Europeo.
Al Convegno ho conosciuto Marco Cappelletti, un giovane che oggi conduce una vita normale, ma che qualche anno fa era in piena crisi esistenziale, chiedendosi “perché io, cosa ho fatto di male”. Le sue parole, i suoi racconti, in alcuni tratti molto toccanti, ci hanno raccontato da “dentro” quello che succede, quello che si prova e quanto può far male all’anima il “divertimento degli altri”. A Marco voglio dire che “è una grande persona” e non una persona grande: a volte i “grandi”, cioè gli “adulti”, possono esserlo molto meno rispetto ai più giovani per età.
Se siete interessati alla tematica non esitate a contattarmi.
Un caro saluto,
GM

4 commenti:

  1. Io sono dell'idea che il bullismo nasca da modelli comportamentali che la TV ha diffuso da qualche lustro a questa parte.

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  2. @bloggatore, io non la penso così.
    Il bullismo è prevaricazione, è desiderio di sottomettere un'altra persona, potrebbe nascere dalla voglia di integrarsi in un gruppo ... tutte cose che si possono trovare in qualsiasi soggetto, ma probabilmente trovano sfogo verso l'esterno solo in certi soggetti più deboli.
    Il problema è del soggetto, non lo attribuisco a cause esterne. La tv può solo "accentuare" difetti già esistenti.
    Gloria che ne dici?

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  3. Credo che il bullismo vada affrontato in modo multidisciplinare: il singolo, il gruppo, la famiglia, la scuola e tutti i soggetti che entrano in maniera più o meno attiva nelle dinamiche di bullismo hanno ognuno la propria parte di responsabilità. La TV è a mio avviso diventata il capro espiatorio di giovani che vogliono apparire e non essere e adulti che non vogliono crescere e che non maturano il ruolo genitoriale.
    Il discorso è ampio e sono a vostra disposizione.

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  4. Gloria, ho trovato un interessante articolo sul bullismo, e devo dire che mi piacerebbe che ci raccontassi di più sull'argomento
    articolo BBC

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