"Rigiocali" è la rubrica in cui parlo della serie di partite in cui giocherò tutti i miei giochi.
Stone Age, ambientato nella preistoria, i giocatori devono organizzare il loro villaggio: raccogliere materie prime, cacciare, costruire capanne ed evolversi.
Si piazzano i componenti della tribù nelle varie locazioni possibili, quelle fisse sul tabellone vengono integrate da posizioni variabili sulle tessere capanne e sulle carte evoluzione rendendo varia la scelta.
Tutto si fa con le materie prime e la loro raccolta vede protagonisti i dadi ... ecco, se vi girano male i dadi lasciate perdere.
Stasera Rita mi batte di circa 20 punti (208 a 186), era da un po' che non lo giocavamo ed ho tentato una strategia diversa dal mio solito puntando sulla costruzione delle capanne, non sono stato abbastanza incisivo anche se mi aspettavo di perdere di brutto.
Di solito punto sul legno (più facile da raccogliere) e sulle carte evoluzione che possono dare tantissimi punti a fine partita, invece le capanne danno subito punti, ma si fatica a costruirle perché si devono andare a cercare i vari materiali richiesti (dannati dadi).
Nella foto si vede il tabellone a partita terminata, in calzoncini gialli i miei pupini, in calzoncini rossi quelli di Rita.
Avvincente, ma dipende tanto dai dadi.
Terribile il bicchiere tiradadi che fa una puzza davvero degna di un mammuth. Comunque sia è certamente un buon gioco!
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